Madonna del Coniglio: Sacra Conversazione o Matrimonio Mistico?

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Come sempre, quando leggo qualche post anglofono che cattura la mia attenzione, ne riporto il senso in italiano (insieme al link in lingua originale).

In questo caso si tratta di un articolo di Frank De Stefano, storico dell’arte che nel suo blog tratta in modo fantasioso l’iconografia di uno dei tanti capolavori di Tiziano, conosciuto appunto come “Madonna del Coniglio“, a causa del curioso animaletto in primo piano.

Questo il link originale: http://giorgionetempesta.blogspot.it/2014/01/titian-madonna-of-rabbit_7.html?goback=.gde_4008284_member_5828827406911180800#%21

E questo il sunto italiano:

La Vergine e il Bambino con Santa Caterina e pastore” di Tiziano è comunemente chiamato “Madonna del Coniglio” a causa del coniglio bianco al centro, tenuto dalla Madonna con un panno bianco sottile (appena visibile oggi). Il dipinto, di dimensioni relativamente piccole (71 x 87 cm), porta proprio la firma di Tiziano, è conservato al Louvre e la maggior parte degli studiosi lo data al 1530, anche se alcuni ritengono potrebbe essere del 1520.

Il sito web del Louvre offre una spiegazione video molto completa del dipinto, opera  del curatore Jean Habert.

Spiegazione di Jean Habert per il Louvre

Habert inizia con una discussione circa il naturalismo di Tiziano e suggerisce che queste figure immerse nel paesaggio potrebbero quasi essere una pittura di genere, qualcosa di simile a un pic-nic in campagna. Tuttavia, il curatore ammette che ovviamente si tratta di una pittura religiosa, una “Sacra Conversazione” in particolare. La Madonna e il Bambino conversano con Santa Caterina, mentre il pastore a destra rappresenta l’antichità pagana.

Questa descrizione riecheggia ciò che già si può trovare nei vari cataloghi, a partire da “Tiziano, principe dei pittori ” del 1991, il cui saggio sull’opera è stato scritto anche da Habert. Successivamente, Filippo Pedrocco ne ha parlato nel suo catalogo del 2001, e poi, due anni più tardi, David Jaffe ha scritto un articolo in un altro catalogo, intitolato semplicemente “Tiziano”.

Nonostante questa unanimità virtuale, la pittura in questione è ancora in gran parte fraintesa. Il titolo, Madonna del Coniglio, è quasi infantile e la pittura non è una “Sacra Conversazione”, bensì una versione del “Matrimonio mistico di Santa Caterina”, tema molto popolare nei primi anni del XVI secolo .

E’ molto difficile per gli studiosi di oggi capire l’importanza rivestita da Santa Caterina d’Alessandria nel Rinascimento. Sarebbe anche difficile per un devoto cattolico moderno. Nel XIX secolo Anna Jameson ha osservato che le Sante Caterina, Barbara, Ursula e Margherita erano una classe a parte.

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Veronese – Sacra Famiglia con Santa Barbara e il piccolo San Giovanni

Hans MEMLING Ursula e le vergini

Hans Memling-Sant’ Ursula e le vergini

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Lanfranco – Estasi di Santa Margherita

Altre martiri femminili erano solo donne glorificate in cielo, per le virtù di cui avevano dato dimostrazione sulla terra, a differenza delle quattro sante citate che erano, in tutto tranne che nel nome, divinità…

Il culto delle altre era limitato a determinate località e occasioni, queste sante invece sono invocate ovunque e in tutte le stagioni, avevano potere… e se la Chiesa presumeva che questo fosse delegato loro da Dio, la gente comune non la pensava proprio così. Le quattro sante erano designate come intercessori privilegiati, perché quando un uomo indirizzava le sue preghiere, ad esempio, a Santa Caterina, per ottenere una grazia, lo faceva con la piena convinzione che questa avesse il potere di concederla.*

In “Sacred and Legendary Art” Mrs. Jameson ha dedicato una lunga sezione a Santa Caterina, alla sua leggenda e alle sue rappresentazioni nell’arte. Anche se oggi è in gran parte dimenticata, la leggenda doveva essere ben nota durante il Rinascimento, soprattutto in considerazione del fatto che il famoso monastero che portava il suo nome sul monte Sinai, era diventato il luogo di pellegrinaggio preferito dai fedeli. Lasciatemi parafrasare il racconto di Mrs Jameson, con particolare attenzione agli elementi che potrebbero aiutare a spiegare l’opera di Tiziano.

Secondo la leggenda, Caterina nacque alla fine del terzo secolo, figlia dei sovrani pagani d’Egitto. All’età di quattordici anni, la giovane principessa era già nota per la sua grande bellezza e intelligenza. Con la scomparsa del padre, Caterina salì al trono. Nonostante l’educazione regale e la sua rinomata saggezza, i nobili insistevano affinché la giovane sovrana scegliesse un marito che la assistesse nel governo del regno. Caterina accettò di sposarsi solo a patto di trovare un uomo che la superasse in saggezza e ricchezza. Naturalmente, tale uomo non poteva essere trovato.

Tuttavia, la Madonna, dal suo scranno celeste, intervenne per far sapere a Caterina, tramite un eremita egiziano, che Suo Figlio sarebbe stato più che degno della sua mano. Dopo l’incontro con l’anziano eremita la regina sognò di essere assunta in cielo, dove era introdotta in una stanza piena di bellissimi santi e angeli. Costoro la accompagnarono più in profondità nel santuario, dove fu presentata alla Madonna stessa, che poi la accompagnò alla presenza di Suo Figlio. Ma Gesù si allontanò, rifiutandosi di accettarla. Caterina, angosciata, si destò dal suo sonno. Che cosa era andato storto? La regina cercò l’eremita, e così seppe di essere stata respinta perché pagana. Immediatamente, Caterina decise di battezzarsi.

Divenuta cristiana, Caterina ebbe un altro sogno. Ancora una volta era accolta in Cielo e introdotta alla presenza della Madonna, che la presentava nuovamente a Suo Figlio, garantendo per la regina, dicendo che Lei stessa era diventata la madrina di battesimo di Caterina. Questa volta il Signore accettò Caterina e le mise un anello al dito, anello che era ancora lì quando la Regina si ridestò dal sogno .

E’ solo dopo questo “matrimonio mistico” che Caterina avrebbe patito la tortura e la morte per mano di un crudele tiranno romano, di cui rifiutò le offerte di matrimonio.

In quest’opera Tiziano non è interessato all’accuratezza storica. Si tratta di tradurre su tela il sogno di Caterina. I pittori di solito rappresentavano il matrimonio mistico come qualcosa accaduto nel deserto egiziano 300 anni prima del tempo di Caterina. La Sacra Famiglia sta tornando dal suo soggiorno in Egitto, quando la santa giunge loro incontro.

Nella versione di Tiziano del matrimonio mistico, Caterina è facilmente identificabile per i regali ornamenti d’oro,  anche se si presenta un po’ disordinata. Il manto rosso è caduto fino alle gambe. Si inginocchia su una scatola di legno che la maggior parte dei commentatori ha identificato con la ruota spezzata, il famoso strumento utilizzato per torturare la santa. Ha preso Gesù Bambino in braccio, mentre egli sembra guardare altrove e le accarezza il mento con la mano.

La Madonna è seduta per terra, indossa la tradizionale veste rossa con manto blu. Ha dato il bambino a Caterina, ma lo guarda ancora attentamente. Un’ indagine scientifica di ciò che è celato sotto la pittura, ha rivelato che nel disegno iniziale la Madonna guardava l’uomo al lato. Il suo braccio destro è nascosto ma la sua mano sinistra tiene, con un panno appena visibile, un singolare coniglio bianco.

L’ uomo sulla destra, vestito in abiti rustici, viene di solito identificato con un pastore, ma egli non può che essere San Giuseppe. Chi altro sarebbe con Maria e il Bambino nel deserto egiziano? Nei dipinti coevi di Paris Bordone e Lorenzo Lotto, rappresentanti lo stesso soggetto, il Santo figura in modo ancora più evidente. Sia Bordone che Lotto ritrassero Giuseppe come molto giovane e virile e in una versione di Bordone, ora all’Ermitage , il suo abito è anche rustico.

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Inoltre, anche quando i commentatori lo hanno definito un pastore, hanno notato alcune caratteristiche regali come la corona d’alloro tra i capelli. Alcuni pensano che potrebbe anche essere un ritratto del nobile mecenate di Tiziano. Il fatto che il disegno originario mostri la Madonna rivolta verso di lui, sottolinea il suo status elevato. Giuseppe si siede per terra e accarezza un altro animale, una pecora nera o un ariete.

La”Madonna del Coniglio ” di Tiziano è pregna di significati eucaristici. Nel catalogo del 1991 Jean Habert ha osservato: “Il frutto nel cestino … dà alla scena, nondimeno del naturalismo del motivo che indica l’autunno, un significato mistico di riscatto, dal momento che questi frutti sono i simboli della Passione (peccato originale riscattato dal vino dell’Eucarestia). **

C’è molto più del frutto nel cestino ad indicare l’Eucaristia. La pianta di fragole di fronte a Santa Caterina è spesso associata al paradiso terrestre, ma può anche simboleggiare la passione. La pianta in primo piano a destra dello spettatore sembra essere la potentilla (Potentilla simplex), con le sue caratteristiche foglie a cinque punte. Diffusa in Europa, è stata spesso usata nella decorazione architettonica medievale. In questo dipinto le cinque punte delle sue foglie simboleggerebbero le cinque piaghe di Cristo.

La Passione di Cristo viene rappresentata in ogni Messa e nella teologia francescana Maria è considerata l’altare su cui è consacrato il Suo Bambino. Suo Figlio neonato e il coniglio bianco sono la stessa cosa. Il Bambino guarda il coniglio a sottolineare la loro identità. Habert ha affermato che il coniglio è un segno di purezza e fecondità di Maria, ma perché allora toccarlo con un panno bianco? Nel suo studio sulla celebre pala Pesaro di Tiziano, Rona Goffen si soffermò sul simbolismo del panno bianco o corporale. Un panno bianco viene sempre collocato sull’altare su cui poggia l’ ostia consacrata. ***

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Caterina, come tutti i suoi devoti, ha appena offerto se stessa al Signore e ora lo riceve da Maria. La Santa tiene il Bambino con un panno bianco. E’ come se le fosse appena stata consegnata l’ostia della comunione da un sacerdote. Giuseppe si siede a destra e accarezza una pecora nera o ariete, ricordando il simbolismo eucaristico del capro espiatorio del Levitico 16:20-22 .

E quando avrà finito di fare l’espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l’altare, farà accostare il capro vivo. Aaronne poserà ambedue le mani sul capo del capro vivo, confesserà su esso tutte le iniquità dei figliuoli di Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di questo, lo manderà via nel deserto. E quel capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in una terra solitaria, e sarà lasciato andare nel deserto.

Anni fa, il famoso storico dell’arte Erwin Panofsky osservò come fosse importante andare oltre il naturalismo e la bellezza di questi famosi e misteriosi dipinti rinascimentali.

In un’opera d’arte, la “forma” non può essere separata dal “contenuto”, la distribuzione del colore e delle linee, luci e ombre, volumi e piani , sebbene deliziosi come spettacolo, devono anche essere intesi come portatori di un significato che va oltre ciò che vediamo. ****

Negli anni immediatamente successivi l’inizio della Riforma protestante, la Chiesa cattolica rispose con una rinnovata devozione all’Eucaristia. Gli artisti e i loro committenti naturalmente seguirono l’esempio. Tiziano, Bordone e Lotto divennero sempre più sensibili alle esigenze devozionali dei loro patroni.

In conclusione, si può concretamente ipotizzare che l’opera di Tiziano rappresenti una trasposizione simbolica del matrimonio mistico, in cui il coniglio si identifica con il Figlio di Dio e il pastore è in realtà San Giuseppe, nel rispetto dei personaggi presenti nell’iconografia tradizionale, resa però dal Maestro veneto in modo nuovo e metaforico.

* Anna Jameson, Sacred and Legendary Art, ed. By Estelle H. Hurrl, II, Boston and New York, 1895, v. II, 458.

**Titian, Prince of Painters, 1991, cat. entry #23.

*** Rona Goffen, Piety and Patronage in Renaissance Venice, Yale, 1986, 114.

****Titian’s Allegory of Prudence: a Postscript, in Erwin Panofsky, Meaning in the Visual Arts, Garden City, NY, 1955, p. 168.

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. fulvialuna1 ha detto:

    Nella Madonna del Tiziano vedo quasi una mamma come molte, seduta su un prato che tenta di feramare un piccolo coniglio forse per dilettare suo figlio…ma Santa Caterina (che deduco sia Caterina d’Alessandria, spero di non sbagiare, di cui lessi molto tempo fa la vita e il sogno) come viene descritta è abbigliata con ricercatezza. Ci vedo una rappresentazione del matrimonio mistico più che la Conversazione…Non so, ma quello che mi appare agli occhi di sicuro sono i meravigliosi colori usati dall’artista; colori decisi, forti, delineati, quasi a mettere in risalto ogni figura, come se ogn’una di esse abbia un’importanza ben specifica.

    1. musa inquietante ha detto:

      hai pienamente ragione, che sia una conversazione o un matrimonio mistico, i colori di Tiziano sono qualcosa di davvero incredibile, uno spettacolo per i sensi… un artista che ha saputo trarre il meglio dalla tradizione veneta e da un grande contemporaneo come Raffaello, creando un’arte inconfondibile e memorabile…

  2. fulvialuna1 ha detto:

    Se passi da me, trovi un ..invito di mia figlia.
    PS Abbiamo già visto il film “I bambini lupo” e poi di conseguenza abbiamo anche visto “La ragazza che salta nel tempo” e domani vedremo “Summer Wars”.

    1. musa inquietante ha detto:

      ti stai facendo una cultura di anime!!! Sono davvero felice, è un tunnel senza uscita, una volta che entri in questo mondo ti puoi solo perdere!!! 😉

      1. fulvialuna1 ha detto:

        Vero.

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